Come organizzare un viaggio di lavoro all’estero

14 dicembre 2022



Tra i tanti cambiamenti portati nelle nostre vite dalla pandemia di Covid-19, c’è anche una certa

obsolescenza dell’incontro personale. Nei periodi di isolamento forzato, abbiamo compreso come

sia in realtà semplice e funzionale incontrare persone in videoconferenza e a questo ci siamo

abituati. Ciononostante l’incontro personale, magari meno frequente che in passato, rimane

insostituibile per cementare la relazione e per conoscersi anche in contesti diversi. Per questa

ragione rimane utile avere la capacità di organizzare un viaggio di lavoro all’estero.

Comodità e organizzazione



Se la trasferta all’estero è finalizzata all’incontro con dei clienti, è fondamentale essere d’accordo

con loro per i vostri incontri. Non lasciate le cose al caso: il tempo è denaro, specialmente in

trasferta di lavoro. Oltre a questo, a livello organizzativo bisogna considerare le caratteristiche dello

Stato in cui ci stiamo recando, dagli aspetti più importanti a quelli più apparentemente banali: che

documenti servono? Quale valuta si utilizza? Sono necessari degli adattatori per le prese di

corrente? Per i viaggi business le assicurazioni sono sempre consigliate, ma ne esistono di diversi

tipi e dipendono dal Paese in cui stiamo andando. Per esempio, un’assicurazione sanitaria è

fondamentale negli Stati Uniti d’America oppure nelle aree del mondo in cui il servizio sanitario è

meno efficiente che in Europa. 

A livello più strettamente pratico, ha grande importanza la scelta dei voli e degli hotel. Il primo

deve avere orari comodi e possibilmente utilizzare aeroporti vicini alle città, per guadagnare tempo.

Il secondo invece è importante che sia in un punto strategico, ben collegato con i mezzi e a breve

distanza dagli incontri che dovrete tenere. Fondamentale poi che sia dotato di un’ottima

connessione internet per avere la possibilità di lavorare anche in albergo. Apprezzabile,

specialmente se si rimane per un periodo non brevissimo, un servizio di lavanderia per lavare i

propri capi d’abbigliamento. A proposito: per agevolare gli spostamenti sarebbe meglio avere un

bagaglio il più possibile pratico e non ingombrante. Portate tutto quello di cui c’è bisogno, ma non

di più. 

Una volta terminata la trasferta, è importante mantenere i rapporti con i clienti che abbiamo appena

visitato: basta una mail con i prossimi passi da fare nella strategia concordata, il ricordo degli

impegni presi e, perché no, anche quello dei bei momenti trascorsi insieme.



 In conclusione


Un viaggio di lavoro è anche un’ottima occasione per conoscere i propri colleghi da un punto di

vista non strettamente lavorativo, facendo team building. Secondo molte ricerche, questo aumenta

la produttività aziendale e aiuta a creare un clima più sereno sul posto di lavoro. Tuttavia non

bisogna dimenticare che un viaggio di lavoro è comunque un momento professionale: sia pure non

manchino i momenti conviviali si è via per conto dell’azienda, dunque l’impegno e la serietà

devono essere quelli di tutti i giorni.

Autore: Ale APA 2 luglio 2025
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 In Svizzera, l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro rappresenta una fase cruciale e spesso complessa. Nonostante un sistema formativo solido e un'economia stabile, i giovani affrontano sfide significative nel passaggio dalla formazione all'occupazione.
Autore: Ale APA 19 giugno 2025
 Se c’è un materiale che ha modellato il mondo moderno, quello è il calcestruzzo. Strade, ponti, dighe, edifici, marciapiedi, grattacieli: è ovunque. Tuttavia, c’è un lato oscuro in questa onnipresenza. La produzione di cemento, ingrediente chiave del calcestruzzo, è responsabile da sola di circa l’8% delle emissioni globali di CO₂. Una cifra impressionante, che rende urgente la ricerca di alternative più sostenibili. La buona notizia? La trasformazione è già in corso. Negli ultimi anni, scienziati, ingegneri e aziende hanno compiuto progressi notevoli nello sviluppo di calcestruzzi a basso o nullo impatto ambientale, che promettono di rivoluzionare il settore delle costruzioni.
Autore: Ale APA 12 giugno 2025
 L’intelligenza artificiale (IA) non è più una promessa futuristica: è una realtà concreta che sta trasformando il modo in cui lavoriamo. Nel settore amministrativo, dove la precisione, l’organizzazione e la gestione dei flussi informativi sono da sempre centrali, il suo arrivo sta ridisegnando ruoli, competenze e aspettative. La sfida che comporta è doppia: cogliere le opportunità di innovazione, senza trascurare le implicazioni sociali e occupazionali di questo cambiamento.
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