Apprendistato o università? Il dilemma formativo nel mercato svizzero
In Svizzera, il percorso formativo post-obbligatorio offre due principali opzioni: l'apprendistato e l'università. Questa scelta rappresenta un bivio significativo per molti giovani, influenzando non solo la loro carriera professionale, ma anche il panorama economico del Paese. Comprendere le implicazioni di ciascun percorso è fondamentale per effettuare una scelta informata e strategica.
sistema duale svizzero: un modello di successo
La Svizzera è rinomata per il suo sistema di formazione duale, che combina l'apprendimento pratico in azienda con l'istruzione teorica nelle scuole professionali. Secondo dati recenti, circa due terzi dei giovani svizzeri optano per un apprendistato dopo la scuola dell'obbligo, con il 90% di questi che segue il sistema duale. Questo approccio permette agli studenti di acquisire competenze pratiche direttamente sul campo, facilitando una transizione più fluida nel mercato del lavoro.
L’università tra successi e calo di attrattività monetaria
Parallelamente, le università svizzere continuano ad attrarre numerosi studenti, offrendo una vasta gamma di programmi accademici e opportunità di ricerca. Chi esce dagli atenei ha normalmente accesso a mestieri maggiormente retribuiti, anche se il gap con chi fa l’apprendistato sta diminuendo ormai da anni. Il Corriere del Ticino ha analizzato che nel 2000 i laureati percepivano circa 8.000 franchi mensili lordi, mentre nel 2022 questa cifra è scesa a 6.960. Chi usciva da un apprendistato 25 anni poteva contare su un salario mediano lordo 4.590 franchi, mentre oggi può invece aspirare a 5.380 franchi mensili. Una cifra che oggi supera pure quella di chi si ferma alla maturità liceale (5.066 franchi mensili lordi). E che diventa ancora più interessante per chi, dopo l’apprendistato, prosegue i suoi studi con una formazione professionale superiore: qui il dato (circa 6.260 franchi mensili) si avvicina a quanto oggi percepisce chi esce da un ateneo.
Questo trend solleva interrogativi sul valore aggiunto del percorso universitario, che comunque rimane ad oggi la strada maestra per ottenere stipendi più alti, senza poi contare l’aspetto della crescita culturale. Il mercato del lavoro svizzero è infatti in continua evoluzione, con una crescente domanda di professionisti qualificati sia in ambito tecnico che accademico. Secondo un rapporto del SECO, nel febbraio 2025 sono stati registrati 44.398 posti vacanti annunciati presso gli Uffici Regionali di Collocamento (URC), con un aumento del 5,6% rispetto al mese precedente. Questo dato evidenzia l'importanza di una formazione adeguata alle esigenze del mercato.
Scuole Universitarie Professionali: un ponte tra teoria e pratica
Le Scuole Universitarie Professionali (Sup) rappresentano una terza via nel panorama educativo svizzero. Queste istituzioni offrono programmi che combinano una solida formazione teorica con un forte orientamento pratico, preparando gli studenti a ruoli specifici nel mercato del lavoro. Le Sup sono particolarmente apprezzate per la loro capacità di rispondere alle esigenze del mercato, offrendo corsi in settori come l'ingegneria, l'economia e le arti applicate.
In conclusione
La decisione tra apprendistato e università non è sempre semplice. Entrambi i percorsi offrono vantaggi e sfide uniche. L'apprendistato fornisce un accesso diretto al mondo del lavoro con competenze pratiche immediatamente applicabili, mentre l'università offre una formazione teorica approfondita che può aprire le porte a carriere in ambiti di ricerca e specializzazione. Le Scuole Universitarie Professionali emergono come una soluzione intermedia.
Per i giovani svizzeri, è essenziale valutare attentamente le proprie aspirazioni, le tendenze del mercato del lavoro e le opportunità offerte da ciascun percorso. Una scelta informata, libera da obblighi e condizionamenti esterni, può determinare il proprio successo professionale.








