Le competenze più richieste in Canton Ticino nel 2025
Il Canton Ticino, ponte culturale ed economico tra il Nord Italia e il cuore dell’Europa, vive un’evoluzione del mercato del lavoro che riflette da un lato le dinamiche globali, dall’altro le specificità territoriali. Se a livello svizzero si parla spesso di "competence gap" legato alle tecnologie emergenti, in Ticino il quadro è più variegato: la domanda di competenze si distribuisce tra innovazione, flessibilità organizzativa, know-how tecnico e un crescente bisogno di capitale umano in ambiti tradizionali ma in trasformazione.
Vediamo quali sono, concretamente, le competenze più ricercate nel 2025 nel contesto ticinese.
1. Digitalizzazione sì, ma con radici locali
L’informatica, la cybersecurity e l’analisi dei dati sono certamente settori in crescita anche in Ticino, come nel resto del Paese. Ma nel territorio cantonale, spesso dominato da PMI e aziende con struttura snella, la domanda non è solo per i grandi esperti, bensì per profili ibridi: tecnici IT capaci di comprendere le dinamiche aziendali, sviluppatori che sappiano adattare soluzioni alle esigenze locali e figure capaci di coniugare competenze digitali con la conoscenza dei processi produttivi.
In molti casi, è la capacità di usare strumenti digitali per risolvere problemi concreti in azienda a fare la differenza, più che la specializzazione estrema.
2. La risorsa soft: flessibilità e spirito pratico
Una caratteristica che accomuna i candidati più apprezzati dalle aziende ticinesi è la disponibilità ad adattarsi a contesti lavorativi agili, dove le funzioni non sono sempre rigidamente definite. La flessibilità, l’autonomia, la capacità di “fare rete” e di collaborare su più fronti sono qualità che fanno la differenza.
Il post-pandemia ha lasciato in eredità un nuovo equilibrio: il lavoro ibrido è più diffuso, ma anche più esigente. Aumenta la richiesta di persone capaci di gestire tempo e priorità in modo efficace, anche senza una supervisione costante.
3. Lingue e apertura interculturale
Nel contesto transfrontaliero ticinese, la conoscenza delle lingue è sempre stata un asset, ma oggi lo è più che mai. La padronanza dell’italiano resta imprescindibile, ma viene sempre più affiancata da una solida competenza nel tedesco – indispensabile per interfacciarsi con clienti e partner oltre Gottardo – e dal buon utilizzo dell’inglese per interazioni internazionali.
Al di là della lingua, però, le aziende cercano candidati capaci di muoversi tra culture diverse, comprendere codici comportamentali e comunicativi, e adattarsi a modalità di lavoro differenti. Non solo un vantaggio nei team internazionali, ma una necessità crescente anche nella relazione con clienti e fornitori.
4. Competenze green e responsabilità sociale
L’attenzione alla sostenibilità non è più solo un discorso etico, ma un parametro concreto anche nei percorsi di selezione. Sempre più aziende del Canton Ticino, anche di piccole dimensioni, stanno adottando pratiche ESG (ambientali, sociali e di governance) e cercano collaboratori che comprendano il valore della responsabilità ambientale.
Professionisti capaci di leggere e gestire i processi in chiave sostenibile, dalla logistica alla produzione, dall’uso delle risorse alla gestione dei rifiuti, sono oggi un valore aggiunto reale.
5. Settore sanitario e cura alla persona
Come nel resto della Svizzera, anche in Ticino si assiste a un progressivo invecchiamento della popolazione, che alimenta una forte richiesta di personale sanitario qualificato. Le professioni mediche, infermieristiche e socio-sanitarie sono costantemente tra le più ricercate. Ma l’evoluzione riguarda anche la parte gestionale: c’è bisogno di figure formate nella pianificazione e gestione dei servizi di cura, capaci di coordinare risorse, garantire la qualità dell’assistenza e dialogare con i pazienti in modo empatico ed efficace.
In conclusione
Il mercato del lavoro in Canton Ticino nel 2025 evidenzia una domanda chiara: servono competenze aggiornate, ma anche adattabilità e concretezza. Le aziende cercano figure capaci di affrontare sfide operative complesse, comunicare in contesti interculturali, integrare strumenti digitali nei processi quotidiani e contribuire attivamente agli obiettivi aziendali.
Più che una corsa a nuove qualifiche, si tratta di colmare il divario tra formazione e pratica, e valorizzare profili che uniscono competenze tecniche a una solida comprensione del contesto in cui operano. Un equilibrio che, nel tessuto economico ticinese, può fare davvero la differenza.








