Indennità per lavoro ridotto (IRL)

25 febbraio 2021

Lavoro Ridotto: ecco le risposte alle vostre domande

 

L’anno 2020 e ormai anche il 2021 verranno da molti di noi ricordati come anni di grandi perdite soprattutto di vite umane, ma non solo, infatti sono state molte le perdite sia dal punto di vista della vita sociale che professionale che in qualche modo non posso fare a meno di intrecciarsi.


In particolar modo, seppur ci sia un detto che dice: lavora per vivere e non vivere per lavorare, il lavoro è la base delle nostre vite e ci permette interazioni anche di vita sociale a cui tutti siamo molto affezionati.


Per quanto riguarda il mondo del lavoro, alcune realtà sembrano state penalizzate maggiormente rispetto ad altre, ma con questo, non vorremmo aprire un dibattito, che non troverebbe fine, ma solo cogliere l’occasione per affrontare un argomento di comune interesse che per molti è stato un’ancora di salvezza.

 1. Che cos’è il lavoro ridotto?


Per lavoro ridotto si intende una riduzione temporanea o una sospensione completa dell’attività dell’azienda, pur mantenendo i rapporti contrattuali di lavoro. Il lavoro ridotto è generalmente da ascrivere a motivi economici. Le perdite di lavoro dovute a provvedimenti ordinati dalle autorità o a circostanze indipendenti dalla volontà del datore di lavoro.


L’indennità per lavoro ridotto (ILR), erogata dalle Casse Disoccupazione, ha garantito quindi a molti di noi, aziende e dipendenti il mantenimento del posto di lavoro e del salario, con non pochi sforzi da parte delle aziende che hanno partecipato al 100% al versamento dei contributi sociali ed assicurativi ed in molti casi hanno anche versato l’intero salario seppur dalla Cassa Disoccupazione hanno ricevuto solo 80%. 

2. Chi ha diritto all’ILR?


Hanno diritto all’indennità per lavoro ridotto:


I lavoratori soggetti all’obbligo di contribuzione all’assicurazione contro la disoccupazione.


I lavoratori che hanno terminato la scuola dell’obbligo ma non hanno ancora raggiunto l’età minima per l’obbligo di contribuzione all’AVS.

3.  Chi non ha avuto diritto all’ILR?


Non hanno diritto all’indennità per lavoro ridotto i lavoratori:


il cui rapporto di lavoro è stato disdetto;

il cui orario di lavoro non può essere sufficientemente controllato;

che hanno un rapporto di lavoro di durata determinata in cui non è stata convenuta una possibilità di disdetta oppure le persone che sono al servizio di un’organizzazione di lavoro temporaneo, (aventi diritto fino a fine agosto in virtù dell’ampliamento della cerchia dei beneficiari)

che hanno un contratto di tirocinio, (aventi diritto fino a fine maggio in virtù dell’estensione della cerchia dei beneficiari)

che si trovano in una posizione analoga a quella di un datore di lavoro o che lavorano nell’impresa del proprio coniuge o partner registrato, (aventi diritto fino a fine maggio in virtù dell’estensione della cerchia dei beneficiari)

che sono stati messi a disposizione da un’altra azienda;

la cui perdita di lavoro è da ricondurre a un conflitto collettivo di lavoro; 

i collaboratori delle agenzie interinali;


In ogni caso, il diritto all’ILR sussiste se il datore di lavoro ha intrapreso tutto quanto ragionevolmente possibile per mantenere le persone in questione nel processo lavorativo (es. telelavoro), ma a causa delle peculiarità aziendali non è stato possibile attuare le misure cautelative previste.


Hanno diritto all’ILR fino a fine marzo 2021 in virtù dell’estensione della cerchia dei beneficiari anche le persone considerate particolarmente a rischio e che presentano segnatamente le seguenti malattie: ipertensione, diabete, malattie del sistema cardiocircolatorio, malattie croniche delle vie respiratorie, cancro, nonché malattie che indeboliscono il sistema immunitario. 

Dove posso trovare ulteriori informazioni?


La SECO pubblica informazioni aggiornate sull’indennità per lavoro ridotto per effetto del coronavirus su un nuovo sito web. Qui troverete anche le FAQ sull’indennità per lavoro ridotto per effetto del coronavirus.

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