Come ottenere il permesso di lavoro in Svizzera: requisiti, procedura e tempistiche nel 2023

12 maggio 2023




Lavorare in Svizzera è sicuramente una prospettiva allettante, ma per gli stranieri non è sempre semplice comprendere come funzionano le sue norme sul lavoro. La Confederazione infatti non è uno Stato membro dell’Unione europea: valgono dunque regole specifiche sui permessi di lavoro che è utile conoscere. 



I tipi di permessi di lavoro in Svizzera


Innanzitutto è fondamentale sapere che per lavorare in Svizzera esiste una prima e importante distinzione. I lavoratori stranieri che prestano servizio per meno di tre mesi o per un massimo di 90 giorni per anno civile non hanno bisogno di permessi di lavoro. L’unico obbligo è in capo al datore di lavoro che dovrà notificare l’attività lucrativa mediante la procedura di notifica elettronica, al più tardi il giorno precedente l’inizio dell’attività lavorativa. 

Per chi lavora per un periodo superiore ai tre mesi invece, i tipi di permessi di soggiorno, che per i cittadini dei Paesi Ue/Aels valgono anche come permessi di lavoro, sono quattro:


  • Il permesso L deve essere richiesto nel caso di un contratto di lavoro di durata inferiore a un anno, ed è valido solo per l’intera durata del contratto. Allo scadere del contratto è possibile richiedere il rinnovo del permesso se si vuole restare in Svizzera, ma può essere rinnovato per un massimo di 7 volte per un periodo di tempo complessivo che non superi i 24 mesi. 
  • Il permesso B, detto anche permesso di dimora, va richiesto se il contratto di lavoro dura più di un anno. Ha una validità di 5 anni. 
  • Il permesso C, noto anche come permesso di domicilio, ha durata illimitata e può essere richiesto dopo aver vissuto in modo continuativo in Svizzera per almeno 5 anni. 
  • Il permesso G è invece quello per i frontalieri, i lavoratori che prestano servizio nella Confederazione ma risiedono in un altro Paese. Nel 2020 Italia e Svizzera si sono accordate per un nuovo sistema di regolamentazione del lavoro dei frontalieri, che dovrebbe entrare in vigore nel 2024. Questo cambia alcune norme, la principale delle quali è che i frontalieri italiani residenti entro 20 km dal confine elvetico saranno soggetti a tassazione concorrente di entrambi i Paesi e non più a quella esclusiva della Svizzera.


 Come richiedere un permesso di lavoro in Svizzera 



Per richiedere il permesso, il lavoratore deve recarsi presso il Comune di residenza e notificare il proprio arrivo in Svizzera facendo richiesta del permesso cui è interessato. Questa deve essere fatta entro 14 giorni dall’arrivo nella Confederazione e in ogni caso prima dell’assunzione d’impiego. 


I documenti necessari sono la carta d’identità o il passaporto in corso di validità e il certificato di assunzione o il contratto di lavoro che indichi la durata dell’impiego e il tasso d’occupazione. 


 In conclusione



Per gli stranieri, lavorare in Svizzera è meno immediato che lavorare in Paesi membri dell’Unione europea. Tuttavia la procedura burocratica è piuttosto snella e normalmente non sussistono particolari difficoltà.



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